Pasqua 2007
 
In 
  occasione della Settimana Santa 2006 è tornata
  nella chiesa di San Giorgio la preziosa statua del Cristo Crocifisso
  - opera lignea del primo seicento- 
  restaurata a regola d'arte e ripristinata all'antico splendore.
Pregiera a Gesù Crocifisso Signore Gesù, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo; quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di bevanda; quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare; quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi anche condividere la croce di altri; quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno di comprensione dagli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un'altra persona. Amen  | 
  
Bergamo, 3 aprile 2006
Relazione dell段ntervento di restauro di una scultura lignea policroma raffigurante il Crocefisso sita nella Chiesa di S. Giorgio in Cassolnovo (PV).
La scultura 
  in oggetto, opera del XVII secolo, raffigura il Crocefisso ed è sita 
  nella Chiesa di S. Giorgio in Cassolnovo (PV).
  Al momento del ritiro del manufatto dalla Chiesa la statua era disposta in una 
  teca in posizione di Cristo deposto.
  L誕spetto cromatico era omogeneo e scientemente patinato per dare un aspetto 
  antico alla ridipintura esterna. Anche il perizoma aveva una coloritura simile 
  a quella dell段ncarnato.
  La giunzione delle braccia al corpo presentava delle strane anomalie del modellato. 
  In particolare le spalle sembravano decisamente gonfie e ricoperte da una tela 
  dipinta. 
  Erano anche presenti dei sollevamenti e dei distacchi della policromia e dello 
  strato preparatorio. 
  Vi erano anche i segni di un vecchio attacco di insetti xilofagi che in alcuni 
  punti aveva causato l段ndebolimento del legno.
  Mancavano l段ndice della mano destra e della mano sinistra, mentre era staccato 
  il medio destro. 
  L段ntervento di restauro è iniziato con il fissaggio dei sollevamenti 
  dello strato preparatorio e di quello pittorico mediante l置so di colla a base 
  di resine alifatiche diluita con acqua in funzione della gravità dei 
  sollevamenti.
  Si sono quindi consolidate tutte quelle zone indebolite da vecchi attacchi di 
  insetti xilofagi. 
  Per questa operazione si è utilizzata una resina acrilica (Paraloid b72) 
  sciolta in acetone in percentuale del 5% applicata mediante imbibizione e pennellature.
  Si sono quindi effettuate delle prove di pulitura per individuare la presenza 
  della policromia originale e i prodotti idonei per conseguire tale scopo.
  Si è così scoperto che la scultura era stata ridipinta una volta 
  sola con un color avorio. Questo strato di colore era poi stato patinato artificiosamente 
  per antichizzarlo.
  Terminata la fase di indagine, in accordo con il Funzionario di zona della Soprintendenza 
  per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Milano, Dott.ssa 
  P. Strada si è deciso di proseguire l段ntervento seguendo le indicazioni 
  ottenute con le prove di pulitura. 
  Per la rimozione della patina e della ridipintura si sono utilizzati solventi 
  a base di cloruro di metile, alcool metilico ed acetone.
  Ultimata la pulitura, che ha dato un esito positivo sia per qualità che 
  per quantità, si è potuto appurare la natura di un intervento 
  effettuato alle braccia del Cristo.
  Infatti la statua in origine rappresentava esclusivamente il Crocefisso. 
  Con un intervento decisamente invasivo sono state staccate le braccia e tra 
  queste e il corpo si è inserito un meccanismo che consentiva all弛pera 
  il passaggio dalla croce alla posizione derivante dalla deposizione.
  Questo meccanismo era costituito da una sorta di rotula i n legno di noce inserita 
  nelle braccia e nel corpo tramite dei perni. Per l段nserimento di questi elementi 
  il modellato originale è stato modificato in modo massiccio ed erano 
  stati aggiunti dei nuovi masselli che hanno modificato anche le proporzioni 
  del corpo.
  Per mascherare questa zona sono state utilizzate delle tele incollate e inchiodate 
  e successivamente dipinte.
  Si è deciso di ripristinare le condizioni originali della scultura per 
  due motivi.
  Il primo è di natura storica e trova la sua motivazione nella necessità 
  di riproporre la posizione originale del Cristo.
  La seconda è funzionale all段ntervento effettuato che ha modificato il 
  modellato senza il rispetto delle proporzioni anatomiche.
  Si sono quindi eliminati tutti gli elementi aggiunti ed il corpo del Cristo 
  e le braccia sono stati posizionati su di una croce.
  Utilizzando della plastilina si sono ricostruite le parti mancanti nel rispetto 
  dell誕natomia e delle proporzioni del corpo.
  Utilizzando la plastilina come modello si è utilizzata una resina epossidica 
  per la ricostruzione delle parti mancanti che successivamente sono state incollate.
  Ultimata la ricostruzione sulle parti nuove è stata stesa una preparazione 
  a gesso. 
  Si sono quindi fissate le superfici utilizzando Paraloid b72 sciolto in acetone 
  in percentuale del 5%.
  Si sono nuovamente controllati i sollevamenti e verificata la tenuta dei fissaggi 
  effettuati. 
  Si sono quindi ritoccate le lacune e le parti stuccate con colori a vernice 
  in leggero sottotono. 
  Operazione finale è stata la stesura di una vernice a base di cera.
Eugenio Gritti , restauro opere lignee
Galleria fotografica (cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Situazione iniziale e prove di pulitura.
  Fasi del restauro e intervento alle braccia
Restauro completato
Bergamo, 5 ottobre 2005
Relazione dell'intervento di restauro di una scultura lignea policroma raffigurante la Madonna della Cintura sita nella Chiesa di S. Giorgio in Cassolnovo (PV)
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    La 
        scultura in oggetto raffigura la Vergine in piedi che sorregge con la 
        mano sinistra il Bambino e con la mano destra la Cintura. È un'opera 
        della metà del XVIII secolo e misura cm. 172 di altezza.  | 
  
Si 
        è così scoperto che la scultura era stata ridipinta una 
        volta sola con colori simili all'originale, ma meno brillanti. Terminata 
        la fase di indagine, in accordo con il Funzionario di zona della Soprintendenza 
        per il Patrimonio Storico Artistico e Demoetnoantropologico di Milano, 
        Dott.ssa P. Strada si è deciso di proseguire l'intervento seguendo 
        le indicazioni ottenute con le prove di pulitura. Per la rimozione delle ridipinture si sono utilizzati solventi a base di cloruro di metile, alcool metilico ed acetone che hanno ammorbidito lo strato di colore poi rimosso con bisturi. Lo strato di colore presente sul velo della Madonna è stato asportato praticamente completamente a secco a causa dell'estrema resistenza di tale strato ai solventi. Ultimate la fase della pulitura si fissavano le superfici utilizzando Paraloid b 72 sciolto in acetone in percentuale del 5%. Si sono nuovamente controllati i sollevamenti e verificata la tenuta dei fissaggi effettuati. Quindi si è stuccata l'ala destra del putto collocato al centro del basamento. Si è anche rimossa la lacca presente sulla finitura in argento del basamento. È stata anche ritrovata in parte la vernice alla mecca che ricopriva in origine l'argento. Si sono quindi ritoccate le lacune e le parti stuccate con colori a vernice in leggero sottotono. Operazione finale è stata la stesura di una vernice a base di cera. L'intervento è stato documentato, nelle varie fasi, con fotografie a colori 18 x 24.  | 
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Fasi del restauro
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